La riforma Cartabia del diritto penale e processuale penale, e il suo impatto sui reati in materia di sicurezza e ambientali.

La riforma Cartabia del diritto penale e processuale penale, e il suo impatto sui reati in materia di sicurezza e ambientali.

di: Avvocato Daniele Zaniolo

Il 30 dicembre 2022 è entrata in vigore una corposa modifica del codice e del processo penale (c.d. “riforma “Cartabia”). Senza entrare eccessivamente nel dettaglio tecnico-giuridico, l’avvocato Zaniolo ci propone una rapida disamina delle principali novità che potrebbero anche avere qualche riflesso nei processi per reati ambientali o antinfortunistici, relative a:

- PROCEDIBILITÀ A QUERELA: é stato allargato l’elenco dei reati procedibili a querela di parte. Nessuno di essi riguarda le materie specifiche dell’ambiente e della sicurezza. Si segnala, per i riflessi indiretti che potrebbe comunque esercitare, la procedibilità (ora) a querela delle lesioni stradali colpose.
- LE SANZIONI SOSTITUTIVE DELLA PENA : le sanzioni sostitutive alla reclusione sono state modificate con ampliamento della loro applicazione.
- RIFORME PROCESSUALI: esisteva già il giudizio abbreviato, durante il quale l’imputato poteva chiedere di essere giudicato in camera di consiglio dal giudice per l’udienza preliminare, senza procedere all’istruttoria dibattimentale. In tal modo egli “accetta”, per così dire, il risultato delle indagini svolte dal pubblico ministero sulle quali si fonderà il giudizio di responsabilità, in cambio lo Stato riconosce, in caso di condanna, la riduzione di un terzo della pena.
La riforma Cartabia ha previsto un’ulteriore diminuzione di pena (pari ad un sesto nel caso in cui l’imputato, condannato a seguito di giudizio abbreviato, rinunci all’appello).

Infine cambia ancora il sempre più cervellotico sistema della prescrizione dei reati.